amministrative 2011: entropia della politica italiana

A Olbia, il candidato del centrodestra da ragazzo militava in lotta continua.
Invece, il candidato del centrosinistra – uscito fresco dal pdl – da ragazzo militava nelle file missine.
Il candidato ex missino è sostenuto da una coalizione che va dal fli a idv a sel, una “alleanza istituzionale”, partiti piccoli ma “nazionali”.
Il candidato del centrodestra ex lottacontinua è sostenuto dal partito sardo d’azione, partito “autonomista” per definizione.
Le accuse principali per ora si basano su “buste della spesa” come scambio di voti.
Il tutto condito dalla vicinanza con la “villa del padrone” – villa certosa – che difatti sarà in prima persona a comiziare.
Il pennacchismo è una implosione, una massa enorme – le ideologie del novecento – che si riduce piccola come un buco del culo. Le amministrative di Latina restano una cosa “provinciale”.
Questa invece è una vera esplosione. Un buco del culo del mondo – Olbia – dove la politica è completamente frammentata verso l’entropia. Le amministrative di Olbia squarciano la realtà nazionale.
Mi pare una cosa serissima, nient’affatto da snobare o da considerare freak.
C’è tutta “l’italia d’oggi”: micciché, fli, i responsabili istituzionali, il regionalismo, gli interessi padronali.
Pure il passato: le ideologie, il laurismo pure.
Insomma, sembra un paradigma.
«la Repubblica» si indigna per i posti elargiti da berlusconi e fa di Milano la linea del Piave aspettando che “se” crolla lì poi tutto cambierà.
Ma a Olbia siamo già al “mentre berlusconi”.
C’è un gran romanzo di Faulkner As I Lay Dying – Mentre morivo.

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